Alcol e droghe nel diritto e nel processo penale

"Alcol”, scientificamente, è il primo prodotto di ossidazione di un idrocarburo.

L’alcol, quindi, è una tra le sostanze più tossiche e può facilmente oltrepassare le membrane cellulari e provocare lesioni fino alla distruzione delle cellule.

Le "droghe” o "sostanze stupefacenti”, scientificamente, sono quelle sostanze psicoattive, naturali ed artificiali, che hanno effetto sul sistema nervoso e alterano l’equilibrio psico- fisico dell’organismo.

 

La droga, quindi, esercita un azione distruttiva, sia sull’organismo, sia sul sistema nervoso, in quanto altera la trasmissione degli impulsi.

Naturalmente le conseguenze per l’organismo e per il comportamento umano saranno diverse a seconda della "quantità” di sostanze alcoliche o  stupefacenti assunte e gli effetti saranno differenti a seconda della durata, nel tempo, della assunzione.

Inoltre i rischi per la salute saranno diversi  se all’uso modico, sia subentrato un "abuso” o una "intossicazione” oppure, addirittura, una "cronica intossicazione” o,  infine una vera e propria "dipendenza”.

Dette sostanze avendo la capacità di alterare il comportamento hanno una incidenza concreta sulla condotta umana penalmente  rilevabile.

Infatti, il nostro diritto penale altro non è che " il complesso delle norme giuridiche che prevedono quei particolari fatti illeciti, per i quali sono comminate conseguenze penali, variabili anche in rapporto alla personalità dell’autore” ( Mantovani-Diritto Penale- introduzione).

La condotta penalmente valutabile è quella rapportabile ad una "responsabilità colpevole”, ossia ad un atto compiuto volontariamente dall’agente nel pieno delle sue facoltà mentali.

Pertanto ove l’autore di un fatto- reato  sia "alterato” perché abbia assunto le sostanze di cui sopra, si aprirà tutto il capitolo relativo alla problematica della sua "effettiva” responsabilità.

Tutta la problematica della capacità di intendere e di volere spesso deve fare riferimento all’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti ( artt. 85 e ss. del codice penale).

Ancora, vi è una particolare previsione per l’ubriachezza indotta per quella volontaria, per quella abituale, per il fatto commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti ( artt. 91 – 93 c.p.).

L’art. 94 poi disciplina la cronica intossicazione da alcol o da sostanze stupefacenti e le sue conseguenze per il reo.

Inoltre, come ben noto la coltivazione, la produzione, la raffinazione la estrazione, la vendita, la cessione, il trasporto, il commercio la spedizione e la consegna di sostanze stupefacenti sono poi oggetto di tutta la disciplina del DPR 309/1990 ( Testo Unico in materia di sostanze stupefacenti) che prevede una serie di norme repressive per chi commercia con droghe (art. 73) o si associa (art. 74) per effettuare operazioni di narcotraffico.

Ancora, le norme del codice della strada (Decreto legislativo n. 285/1992 e successive modifiche)  puniscono coloro che sono in stato di ebbrezza e di alterazione causata dall’utilizzo di sostanze stupefacenti o psicotrope con conseguenze pregiudizievoli di carattere penale e amministrativo.

Infine la materia della ’’esecuzione penale” prevede delle particolari modalità di applicazione della pena (ad esempio presso comunità terapeutiche con l’attuazione di programmi di recupero) per le persone tossicodipendenti o alcol dipendenti.

Sicchè  alcol e droghe si intersecano in continuazione con la disciplina penale della imputabilità, del narcotraffico, della condotta di guida di autoveicoli o natanti  e della esecuzione penale.

Sempre più persone, anche per il crescente utilizzo,tra i più giovani,  di sostanze alcoliche e stupefacenti, si trovano poi a dover giustificare i loro comportamenti "penalmente valutabili” in virtù del possesso o dell’utilizzo di tali prodotti.

Ecco perché modernlaw vuole aprire una finestra che aiuti a capire quali le norme, quali le prassi giurisprudenziali applicabili, quali le scelte processuali da adottare nelle sempre più frequenti ipotesi di connessione tra alcol, droga e diritto e processo penale.