PENALE/Ultim'ora Amnistia & Indulto
PENALE / Amnistia. Qualcuno dice che si fa .
Il degrado carceri non è stato se non scalfito dalle nuove misure previste dal Governo in tema di pene alternative.
La situazione rimane drammatica in molte carceri italiane e con l’arrivo del caldo la condizioni di detenuti costretti a vivere ore ed ore al giorno in celle anguste ed in situazioni di promiscuità, non potrà che peggiorare.
Troppi ancora i divieti "soggettivi” alla concessione dei benefici carcerari : ne sono esclusi oltre che i responsabili di gravi reati (quali mafia e narcotraffico ) anche tutta una serie di soggetti che magari hanno effettuato una rapina con un coltellino e quindi commesso un reato che rientra tra quelli "ostativi”.
Troppa la burocrazia che attanaglia le procedure carcerarie e le procedure per la concessione della detenzione domiciliare, dei permessi premio, della stessa liberazione anticipata: dette procedura impongono al Magistrato di sorveglianza tutta una serie di richieste (a strutture carcerarie, UEPE , caserme di polizia giudiziaria) che ritardano l’attuazione dei provvedimenti.
Di fronte tale situazione ed al rischio che il 28 maggio l’Italia venga condannata al pagamento di una maxi sanzione perché il trattamento riservato ai detenuti è "inumano e degradante” , un Governo serio e responsabile avrebbe messo in campo rimedi efficaci e duraturi.
Invece si è cercato di aggirare l’ostacolo: consentendo al detenuto di stare più ore fuori cella ( vigilanza dinamica- sic!) e varando leggine complicate che hanno messo fuori solo una percentuale bassa di detenuti.
Tuttavia voci di palazzo di ieri sera ( riferite su facebook anche dalla pagina "Rosa nel Pugno”) riferiscono di incontri a livello ministeriale per approntare un provvedimento clemenziale che cancelli le condanne fino a tre anni e rimetta in libertà i detenuti meno pericolosi.
Stamattina, invece, a Genova il Ministro Orlando ha detto che non c’è un clima adatto per l’indulto.
E’ vero: sarebbe auspicabile che i politici mettano da parte demagogie e populismi e decidano per il meglio, ma sarà difficile. In campagna elettorale tutti sono portati ad alzare i toni per far presa sull’elettorato e molti gruppi fanno della politica securitaria un portabandiera.
Unica soluzione : l’Italia ottiene un rinvio della decisone a Strasburgo e vara il provvedimento indulgenziale dopo le elezioni.
A cura della redazione di www.modernlaw.it